Linee guida per i coordinatori di gita
- programma invernale C.A.I. Valdidentro
Le presenti linee guida per i capo gita sono da considerare
come un fondamentale strumento per la diffusione della
cultura della sicurezza in montagna che il C.A.I. si propone
di diffondere tra i suoi soci.
La Sottosezione, ponendosi in un'ottica di promozione
dell'attività scialpinistica, può mettere
a disposizione dei partecipanti sprovvisti, se pur in
numero limitato, il materiale ritenuto indispensabile.
Tutto da concordare nel pre gita.
1. Prima di affrontare la gita programmata è d'obbligo
la presa visione del Bollettino nivo-meteo elaborato dal
Servizio Italiano Valanghe della Regione Lombardia (tel:
848837077, sito internet www.regione.lombardia.it). Se
la soglia di pericolo è a indice 3 o 3 marcato
si modifica, con indice 4 o 5 si annulla la gita.
2. Il partecipante all'uscita deve possedere un'esperienza
scialpinistica proporzionale alla difficoltà della
stessa, pertanto il capo gita deve effettuare una valutazione
della capacità dei partecipanti, anche mediante
la richiesta verbale di curriculum personale. E' sua facoltà
escludere i partecipanti che non ritiene sufficientemente
preparati rispetto alla scala di difficoltà (MSA,
BSA, OS,OSA*).
3. Nell'incontro pre gita il coordinatore ribadisce quale
attrezzatura è indispensabile per intraprendere
l'uscita: per indice di difficoltà MSA, BSA, OS,OSA
sono indicati: ramponi, rampanti, piccozza, imbracatura,
cordini, 2 moschettoni a ghiera e 2 trapezoidali, 1 discensore.
Sono dotazione sempre d'obbligo: ARVA e pala, da valutare
quante sonde.
4. Alla partenza il coordinatore verifica il funzionamento
degli apparecchi ARVA: es.: partecipanti distanziati con
ARVA in RICEZIONE e con selettore sulla portata minima
(0 - 2 m.), capo gita con ARVA in TRASMISSIONE: al passaggio
del capo gita dovrà essere chiaramente udibile
il segnale acustico (bip-bip). Prova successiva: partecipanti
distanziati con ARVA in TRASMISSIONE e capo gita in RICEZIONE.
Al passaggio a fianco si deve udire il "bip".
In questo modo è garantito il funzionamento di
ogni apparecchio ARVA sia in RICEZIONE che in TRASMISSIONE.
Durante la gita tutti gli apparecchi ARVA dovranno esser
in TRASMISSIONE.
5. Il capo gita deve controllare che i partecipanti all'escursione
non infilino ai polsi i lacci dei bastoncini -soprattutto
in salita- e che non usino i lacci degli sci ma gli skistopper.
6. I capi gita forniscono le indicazioni sui tempi di
marcia e sui dislivelli: si considera che sotto i 3000
metri di quota si effettuino dai 350 ai 400 m. di dislivello
all'ora. Oltre i 3000 m., dove è prevista un'attrezzatura
pi tecnica, è stimata una progressione da 250 ai
350 m. di dislivello all'ora. Il gruppo deve rimanere
unito e, per qualsiasi motivo, non deve mai essere lasciato
solo alcun partecipante. Il capo gita ha facoltà
di far accompagnare a valle da un partecipante di sua
fiducia chi intende rinunciare o di farlo aspettare -
sempre in compagnia- il ritorno del gruppo.
7. Nel passaggio di zone potenzialmente pericolose per
valanghe occorre procedere distanziati, mantenendo la
massima attenzione sul terreno che si va ad affrontare
e nei confronti delle persone che procedono. Quando si
rende necessario si procede uno alla volta dirigendosi
verso un punto sicuro da eventuali distacchi.
8. E' buona norma che il capo gita sia munito di kit "pronto
soccorso" , cartina, altimetro e bussola.
Approvato dal Consiglio Direttivo 25 gennaio 2003
legenda: MSA= medio sciatore alpinista, BSA= buon sciatore
alpinista, OS= ottimo sciatore, OSA= ottimo sciatore alpinista
bollettino Lombardia : 8488/37077; Svizzera 041/91187:
arco alpino: 0461/230030
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